Altro esempio distanza di percezione del pericolo
Tecnico ricostruttore di sinistro stradale
Quesito n. 10
Altro esempio distanza di percezione del pericolo
L’autovettura A, che procede alla velocità di 23m/s, si scontra contro l’autovettura B che muove con traiettoria ortogonale rispetto alla prima, proveniente da una strada laterale. Calcolare la distanza intercorrente fra il punto in cui il conducente alla guida dell’autovettura A ha percepito il pericolo e quello in cui si è realizzato lo scontro, sapendo che i pneumatici dell’auto A prima dell’urto hanno impresso sul piano viabile due tracce di frenata lunghe 20m e ponendo l’intervallo psicotecnico pari ad 1 sec. Calcolare il tempo intercorso fra l’istante in cui il conducente A ha percepito il pericolo e quello in cui si è concretizzato lo scontro, ponendo il fattore frenante f = 0,7. Calcolare la distanza di percezione del pericolo, se il veicolo B muove con direzione opposta al veicolo A alla velocità di 14m/s.
Dati di impostazione
VA = 23m/s f = 0,7 VB = 14m/s
Sf = 20m d = 6,86 m/s2
tps = 1s
Distanza che intercorreva fra il punto in cui il conducente A ha percepito il pericolo e quello in cui si è concretizzato lo scontro:
Il tempo intercorso fra l’istante in cui il conducente dell’autovettura A ha percepito e quello in cui si è concretizzato lo scontro:
Nella formula abbiamo l’incognita Vr velocità residua da trovare:
Aggiungiamo il tempo psicotecnico:
Il conducente A ha percepito il pericolo circa 2 secondi prima che si realizzasse l’urto.
Ora ipotizziamo il movimento del secondo veicolo che muove in senso contrario.
In quei 2 secondi il veicolo B, ipotizzando che procedesse alla velocità di 14m/s ha percorso lo spazio:
28 metri nel momento in cui il conducente dell’autovettura A ha percepito il pericolo, i due veicoli si trovavano distanziati tra loro:
Per informazioni
Per. Gabriele Uberti
e-mail splafenice@outlook.it
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Fonte: La ricostruzione del sinistro di Massimo Esperide