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Altro esempio distanza di percezione del pericolo

Pubblicato il da Per. Gabriele Uberti

Tecnico ricostruttore di sinistro stradale

Quesito n. 10

Altro esempio distanza di percezione del pericolo

L’autovettura A, che procede alla velocità di 23m/s, si scontra contro l’autovettura B che muove con traiettoria ortogonale rispetto alla prima, proveniente da una strada laterale. Calcolare la distanza intercorrente fra il punto in cui il conducente alla guida dell’autovettura A ha percepito il pericolo e quello in cui si è realizzato lo scontro, sapendo che i pneumatici dell’auto A prima dell’urto hanno impresso sul piano viabile due tracce di frenata lunghe 20m e ponendo l’intervallo psicotecnico pari ad 1 sec. Calcolare il tempo intercorso fra l’istante in cui il conducente A ha percepito il pericolo e quello in cui si è concretizzato lo scontro, ponendo il fattore frenante f = 0,7. Calcolare la distanza di percezione del pericolo, se il veicolo B muove con direzione opposta al veicolo A alla velocità di 14m/s.

Dati di impostazione

VA = 23m/s f = 0,7 VB = 14m/s

Sf = 20m d = 6,86 m/s2

tps = 1s

Distanza che intercorreva fra il punto in cui il conducente A ha percepito il pericolo e quello in cui si è concretizzato lo scontro:

Altro esempio distanza di percezione del pericolo

Il tempo intercorso fra l’istante in cui il conducente dell’autovettura A ha percepito e quello in cui si è concretizzato lo scontro:

Altro esempio distanza di percezione del pericolo

Nella formula abbiamo l’incognita Vr velocità residua da trovare:

Altro esempio distanza di percezione del pericolo

Aggiungiamo il tempo psicotecnico:

Altro esempio distanza di percezione del pericolo

Il conducente A ha percepito il pericolo circa 2 secondi prima che si realizzasse l’urto.

Altro esempio distanza di percezione del pericolo

Ora ipotizziamo il movimento del secondo veicolo che muove in senso contrario.

In quei 2 secondi il veicolo B, ipotizzando che procedesse alla velocità di 14m/s ha percorso lo spazio:

Altro esempio distanza di percezione del pericolo

28 metri nel momento in cui il conducente dell’autovettura A ha percepito il pericolo, i due veicoli si trovavano distanziati tra loro:

Altro esempio distanza di percezione del pericolo
Altro esempio distanza di percezione del pericolo

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Per. Gabriele Uberti

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Fonte: La ricostruzione del sinistro di Massimo Esperide

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Distanza di percezione del pericolo

Pubblicato il da Per. Gabriele Uberti

Tecnico ricostruttore di sinistro stradale

Quesito n. 9

Distanza di percezione del pericolo

In un tratto di strada piano ed asfaltato ove vige il limite massimo di velocità di 50 Km/h, un’autovettura investe un pedone in fase di attraversamento della strada da destra verso sinistra, dopo che questa ha lasciato impresse sul piano viabile due tracce di frenata lunghe 25 m. Si vuole conoscere qual era lo spazio che separava il veicolo dal pedone nell’istante in cui il conducente ha avuto la percezione della necessità di frenare.

Dati di impostazione

V = 13,88 m/s (50 Km/h)

S1 = 25 m

tps = 1s

f = 0,7

Schema del sinistro

Distanza di percezione del pericolo

Velocità relativa allo spazio di frenata:

Distanza di percezione del pericolo

Spazio percorso nell’ intervallo psicotecnico:

Distanza di percezione del pericolo

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Tempo occorrente per l'arresto

Pubblicato il da Per. Gabriele Uberti

Tecnico ricostruttore di sinistro stradale

Quesito n. 8

Tempo occorrente per l’arresto

Un’autovettura procede alla velocità di 25 m/s (90 Km/h).

Calcolare il tempo totale necessario al conducente per l’arresto dell’autovettura, in caso di improvvisa insorgenza di un pericolo.

Dati di impostazione

V= 25 m/s

d = 6,86 m/s2

f = 0,7

tps = 1s

Il tempo impiegato per percorrere lo spazio S2 sotto l’azione meccanica di frenatura è:

Tempo occorrente per l'arresto

Considerato l’intervallo psicotecnico:

Tempo occorrente per l'arresto

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Spazio totale di arresto

Pubblicato il da Per. Gabriele Uberti

Tecnico ricostruttore di sinistro stradale

Quesito n. 7

Lo spazio totale di arresto

Calcolare lo spazio necessario ad un conducente per arrestare l’autovettura di cui si trova alla guida, in caso di improvvisa insorgenza di un pericolo, ponendo la velocità del veicolo a 25 m/s (90 Km/h), l’intervallo psicotecnico tps pari ad 1 secondo ed il fattore frenante f = 0,7.

Dati di impostazione

V = 25 m/s S1 = V x tps = 25 x 1 = 25 m

tps = 1 s

f = 0,7

d = 6,86 m/s2

Spazio totale di arresto

Si chiede, schema del tracciato e calcolo.

Spazio totale di arresto
Spazio totale di arresto

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Pompa potenza assorbita

Pubblicato il da Per. Gabriele Uberti

Esercizio pompe idrauliche

Quesito n. 1

Potenza assorbita

Una pompa fornisce una portata Q 8 dm3/s di acqua con prevalenza H 80 m e rendimento complessivo eta del 70%.

Calcolare la potenza elettrica in Kw

Esempio di schema impianto

Dati di impostazione

Q = 8 dm3/s γ = 9,81 Kgf/m3 (peso specifico)

H = 80m ρ = 1000 Kg/m3 (densità dell’acqua)

η = 70%

Esempio di schema impianto

H = Prevalenza geodetica

Hm = altezza geodetica di mandata

Ha = altezza geodetica di aspirazione

Pompa potenza assorbita
Pompa potenza assorbita

Altro.

Potenza utile Pu, cioè quella strettamente necessaria per sollevare la portata d’acqua;

Pompa potenza assorbita

Se vogliamo conoscere il rendimento, come il rapporta tra la potenza utile e quella assorbita;

Pompa potenza assorbita

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Velocità all'inizio di un'azione frenante

Pubblicato il da Per. Gabriele Uberti

Tecnico ricostruttore di sinistro stradale

Quesito n. 6

Velocità all’inizio di un’azione frenante

Calcolare la velocità di un’autovettura all’inizio di un’azione frenante tesa ad arrestare, sapendo che ha lasciato tracce di frenata lunghe 20m al termine delle quali ad esso residuava la velocità di circa 67 Km/h pari a 18,7 m/s.

Dati di impostazione

Vr = 18,7 m/s

S = 20m

F = 0,7

d = 6,86 m/s2

Velocità all'inizio di un'azione frenante
Velocità all'inizio di un'azione frenante

Tempo impiegato dal veicolo per ridurre la velocità da 25 a 18,7 m/s

Velocità all'inizio di un'azione frenante

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Fonte: La ricostruzione del sinistro di Massimo Esperide

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Altro esempio La frenata su strada in pendenza

Pubblicato il da Per. Gabriele Uberti

Tecnico ricostruttore di sinistro stradale

Quesito n. 4

Altro esempio   La frenata su strada in pendenza

Un autoveicolo, il cui conducente, ponendo in essere una energica azione frenante, riesce ad arrestare la marcia lasciando impresse sul manto stradale, asciutto e con andamento pianeggiante, con pneumatici in buone condizioni, tracce gommose di frenata estese 66 metri.

La verosimile velocità del veicolo stesso, nel momento in cui le ruote, bloccate dalla morsa del freno, hanno incominciato a strisciare sul piano viabile, lasciandovi impresse le orme dei propri pneumatici, è stata quantificata pari a 27,8 m/s = 100Km/h, il coefficiente di attrito più appropriato al caso è risultato Fr = 0,60.

La frenata avvenga su di un tratto di strada in salita, oppure in discesa, con pendenza, ad esempio, del 10%, il valore del coefficiente suddetto deve essere, rispettivamente, incrementato o ridotto in ragione di 0,10.

Dati di impostazione

S = 66 m

V0 = 27,8 m/s

Fr = 0,60

Pendenza 10% ovvero 0,10

Pertanto in relazione ad una frenata in salita, la velocità risulterà;

Altro esempio   La frenata su strada in pendenza

Con una differenza di +8 Km/h circa, mentre, in relazione ad una frenata in discesa, la velocità risulterà:

Altro esempio   La frenata su strada in pendenza

Con una differenza di -9 Km/h circa.

Noto il valore della velocità iniziale, per esempio 91 Km/h (25,4 m/s) atteso che Fr = 70 le entità degli spazi di frenata, rispettivamente, su strada piana, su strada in salita e su strada in discesa con pendenza del 10% saranno date da:

Su strada piana:

Altro esempio   La frenata su strada in pendenza

Su strada in salita:

Altro esempio   La frenata su strada in pendenza

Su strada in discesa:

Altro esempio   La frenata su strada in pendenza

Dagli esempi si può constatare la rilevante influenza, positiva o negativa, della pendenza della strada sugli effetti della frenatura.

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Per. Gabriele Uberti

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Fonte: Infortunistica stradale: calcoli di cinematica di Ubaldo Sterlicchio

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Spazio di frenata e tempo occorrente per la frenata

Pubblicato il da Per. Gabriele Uberti

Tecnico ricostruttore di sinistro stradale

Quesito n. 3

Spazio di frenata e tempo occorrente per la frenata

Calcolare lo spazio (s) necessario per fermare un veicolo che procede su un tratto di strada piano ed asfaltato con superficie ruvida alla velocità di 80 Km/h (22,22 m/s).

Dati:

velocità 80 Km/h (22,22 m/s)

il tecnico reputa idoneo il fattore frenante f = 0,8

decelerazione d = gf = 9,81 x 0,8 = 7,84 m/s2

Viene chiesto:

Spazio necessario per fermare il veicolo;

Spazio di frenata e tempo occorrente per la frenata

Con i dati in possesso, calcolare il tempo necessario per esaurire il moto del veicolo.

Noto che il moto si è esaurito nello spazio di 31,5 m con decelerazione di 7,84 m/s2

Spazio di frenata e tempo occorrente per la frenata

Noto che la velocità all’inizio dell’azione frenante era di 22,22 m/s e che la decelerazione è stata di 7,84m/s2

Spazio di frenata e tempo occorrente per la frenata

Noto che il moto si è esaurito nello spazio di 31,5 m e che la velocità all' inizio dell’azione frenante era di 22,22 m/s

Spazio di frenata e tempo occorrente per la frenata

Per. Gabriele Uberti

Fonte: La ricostruzione del sinistro di Massimo Esperide

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