Caduta su buca stradale coperta di foglie
Il pedone deve provare nesso causale
Niente risarcimento del danno a chi cade per la buca coperta di foglie se l'incidente può essere causato da fattori esterni.
Decisione Cassazione civile, sez.III, sentenza 21.03.2013 n. 7112
La vicenda riguarda un'aziana signora caduta per aver messo un piede in una buca del manto stradale non visibile a causa delle foglie che la ricoprivano. La richiesta di risarcimento nei confronti del Comune di Roma ai sensi dell'art. 2051 c.c.
Sia in primo che in secondo grado la domanda dell'attrice viene rigettata.
La Corte d'Appello di Roma ha ritenuto che nella fattispecie in esame non fosse applicabile l'art. 2051 c.c. essendo l'estensione viaria della città talmente ampia da rendere impossibile un continuo ed efficace controllo dell'uso che i cittadini ne fanno da parte della pubblica amministrazione.
Secondo il Tribunale e la Corte d'Apello non sussisteva nalla fattispecie in commento un "insidia" perchè la buca, pur essendo ricoperta di fogliame, era visibile sia per le sue dimensioni che per la presenza di illuminazione artificiale.
Secondo la Suprema Corte la parte attrice spettava " dimostrare che l'evento si è prodotto come conseguenza normale della particolare condizione, potenzialmente lesiva,posseduta dalla cosa", mentre restava a carico del Comune di Roma in qualità di custode "offrire la prova contraria alla presunzione iuris tantum della sua responsabilità, mediante la dimostrazione positiva del caso fortuito, cioè del fatto estraneo alla sua sfera di custodia, avente impulso causale autonomo e carattere di imprevedibilità e di assoluta eccezionalità ( tra le altre, Cass., 13 luglio 2011,n. 15389)".
Da ciò ne consegue l'inesistenza della responsabilità art. 2051 c.c.
Fonte Altalex
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