Sosta prolungata

Pubblicato il da infortunistica

L'articolo che si propone è integrale sull'argomento di applicare una sanzione per chi prolunga la sosta sulle strisce blu. La fonte della'argomento è dello Studio Garuzzi http://www.studiogarruzzo.it/sosta-prolungata-oltre-lorario-nelle-strisce-blu/

 

È notizia recente quella relativa ai chiarimenti forniti dal Ministero dei Trasporti in merito all’applicabilità o meno di sanzioni per chi prolunga la sosta – regolarmente pagata, fino a un certo orario – all’interno delle cosiddette strisce blu.
 Il dubbio alla base del ragionamento era quello di capire se fosse possibile applicare una sanzione amministrativa (multa) o richiedere semplicemente un supplemento tariffario per il tempo in esubero non saldato. Fino a pochi giorni fa sembrava che gli automobilisti che avessero lasciato l’auto in sosta nelle strisce blu senza rinnovare il pagamento entro i termini stabiliti non avrebbero più rischiato di prendere multe; si era ipotizzato di far pagar loro esclusivamente il periodo rimasto scoperto. Questo perché  per chi sosta nelle strisce blu oltre il termine per cui ha pagato non viene elevata contravvenzione per divieto di sosta perché ciò non è previsto dal Codice della strada, bensì il mancato pagamento  si configura come un’inadempienza contrattuale e non rappresenta affatto una violazione sanzionabile con una multa.
Gli obblighi previsti dal codice della strada, infatti, risultano essere unicamente quelli disciplinati dall’articolo 157, comma 6, ossia il dovere di esporre l’orario di inizio sosta, tramite  l’esibizione di apposito tagliando o, qualora richiesto, attraverso adeguata configurazione del disco orario.
Di conseguenza, per pagamenti insufficienti in funzione dell’orario di sosta, l’inosservanza implicherebbe soltanto il saldo della tariffa non corrisposta.
Il 26 Marzo nel corso della trasmissione Ballarò, il Ministro Lupi ha ribadito: “Le multe sulle righe blu non vanno pagate. Perché anche lo Stato deve rispettare le regole, non solo i cittadini”.E durante un’audizione al Senato Maurizio Lupi ha aggiunto: “Si tratta di un contratto stipulato tra l’utente e il Comune: mi dispiace per i Comuni, ma a chi paga il biglietto” e sfora con i tempi “può solo essere richiesta la differenza. O si cambiano le regole, e io personalmente non sono d’accordo, oppure è così. Se le multe- conclude polemicamente Lupi- sono diventate una tassazione ulteriore io non sono d’accordo e questo non era lo scopo, mi spiace per quelli che fanno i bilanci su questo”.
Questo, almeno, a livello teorico. Di fronte alle pressioni di  alcuni Comuni, per i quali tale provvedimento rappresenterebbe un taglio al bilancio significativo, viene in parte reintrodotta la possibilità di una sanzione pecuniaria.
Infatti si è svolto un tavolo tecnico al Ministero dell’Interno con il ministro Angelino Alfano, il ministro Maurizio Lupi e il presidente dell’Anci PieroFassino la dedicato al tema. In seguito a tale riunione si precisa che:

 

  • Nell’incontro sono stati confermati il parere dei ministeri: per chi sosta nelle strisce blu oltre il termine per cui ha pagato non viene elevata contravvenzione per divieto di sosta perché ciò non è previsto dal Codice della strada;
  • La regolamentazione della sosta è materia di competenza comunale, per irrogare penali o sanzioni pecuniarie nei confronti di chi sosta oltre il termine per cui ha pagato il comune deve emanare una specifica delibera. In assenza di tale delibera e quindi finché non verrà approntata non è possibile elevare multe per il caso in questione;
  • Le penalità per il mancato pagamento che i comuni possono prevedere devono essere improntate a criteri di commisurazione e ragionevolezza rispetto alla tariffa richiesta per la sosta. La penalità per il non rispetto di un contratto (tale è il pagamento di una tariffa a fronte dell’erogazione di un servizio) non può essere vessatoria;
  • E’ auspicabile che nella legge delega per il nuovo Codice della Strada in esame al Parlamento vengano indicati i principi  generali a cui i Comuni devono attenersi e in ogni caso stabilito il criterio che le multe non possono essere una ulteriore forma di tassazione indiretta del cittadino.

A Palermo la situazione sembra più aspra.

Dopo un tavolo di lavoro che si è svolto a Villa Niscemi qualche giorno fa, dove hanno partecipato, oltre al sindaco, all’assessore al Bilancio Luciano Abbonato e all’assessore alla Mobilità  Tullio Giuffrè, anche i vertici di Amat, Polizia Municipale, Servizio Mobilità Urbana, Avvocatura generale e della Ragioneria generale.

“Sostanzialmente – ha detto l’assessore Giuffrè – il tavolo di lavoro ha confermato quella che da tempo era la posizione dell’amministrazione comunale. Per questo, non comprendendo la superficialità interpretativa data dal Ministero sulla questione, si continuerà a verificare la corretta applicazione del Codice della Strada con i controlli di Polizia Municipale e Ausiliari del traffico, invitando i cittadini al rigoroso rispetto delle condizioni regolamentari per il parcheggio nelle zone blu”

“Preso atto di quanto emerso al tavolo di lavoro – ha detto il Sindaco Leoluca Orlando – e in relazione alla sovraesposizione mediatica data alla questione, abbiamo dato disposizione al Comando di Polizia Municipale di affiancare gli operatori dell’Amat, per il controllo del rispetto della sosta nelle zone blu su tutto il territorio cittadino”

“Sostenuti dalla corretta interpretazione normativa da parte dell’amministrazione comunale che ci ha affidato il servizio – ha detto il presidente dell’Amat, Antonio Gristina – questo, adesso sarà svolto con maggiore organizzazione nel totale rispetto del Codice della Strada”

L’amministrazione comunale, quindi, in tema di parcheggio nelle zone blu ribadisce l’attuale posizione condividendo la corretta disciplina in materia e il potere sanzionatorio affidato sia agli ausiliari del traffico che alla Polizia Municipale.

Secondo molte associazioni di categoria i Comuni andrebbero adesso forzati a rendere le somme di cui si sono indebitamente appropriati. Essi avrebbero il dovere di esercitare questo tipo di autotutela e quindi di revocare d’ufficio le multe comminate. In caso contrario il rischio potrebbe essere di accusa da parte degli stessi cittadini per reato di abuso ed omissioni di atti d’ufficio”. Perlomeno andrebbero restituite le multe pagate prima che fosse pubblicata la nota del Ministero.

“L’obbligo morale richiede la libertà dall’ignoranza, ecco perché i nostri governanti non si sentono moralmente obbligati.” Carl William Brow

 

 

Gabriele Uberti

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