Conteggio individuale per il consumo del riscaldamento

Pubblicato il da Per. Tec. Gabriele Uberti

Entro il 2016 conteggio individuale per il consumo del riscaldamento

Ti potrà interessare questo aggiornamento D.Lgs. 102/14 - Art. 9 - Misurazione e fatturazione dei consumi energetici al seguente link

La contabilizzazione (cioè contatore la quantità di calore consumata), associata alla termoregolazione (ossia la possibilità di regolare il calore prelevato dai calorifici), più che un obbligo di legge dovrebbe essere vista come un’opportunità per risparmiare.

L’obbligo consiste nel fatto che entro il 31 dicembre 2016, tutti i condomini e gli edifici che appartengono ad un unico proprietario ( ma occupati da almeno due soggetti) dovranno essere dotati. Alcune regioni (come Piemonte e Lombardia hanno già imposto tale adempimento.

Lo prevede il D.Lgs. 102/2014, che recepisce la direttiva europea 2012/27/UE.

Inoltre, le spese riferite alla gestione del riscaldamento saranno ripartite in base ai consumi effettivi cosi come indicato dalla norma UNI CTI 10200, anche in deroga al regolamento contrattuale.

Ciascun condòmino pagherà quindi solo il calore effettivamente utilizzato.

Vi sarà anche una quota fissa in base alla quale verranno ripartite sia le dispersioni di calore a causa di tubazioni comuni poco coibentate, sia i costi generali per il funzionamento dell’impianto ( come la manutenzione ordinaria e la forza motrice).

La delibera sarà valida se avranno votato a favore la maggioranza degli intervenuti ed almeno la metà dei millesimi. Dovranno essere convocati solo coloro che sono serviti dall’impianto di riscaldamento, ivi compresi i condomini che si sono distaccati ma che continuano ad essere proprietari dell’impianto.

Vediamo come si fa.

Ipotizzando un condominio di circa 30 unità immobiliari degli anni 60/70, dotato di riscaldamento centralizzato ma senza acqua calda sanitaria.

Prima di procedere occorre la redazione di un progetto e conseguente relazione tecnica. I costi potrebbero aggirarsi intorno ai 1000 – 1500 euro, più Iva.

Occorrerà anche far effettuare i calcoli necessari per poter ripartire la spesa del riscaldamento ai sensi della norma UNI CTI 10200.

Si renderanno necessari anche interventi in centrale termica, il cui costo dipende da vetustà e conservazione dell’impianto.

Queste tre voci di spesa andranno ripartite in base alla tabella millesimale generale, in quanto riferite a interventi di natura straordinaria.

Occorrerà installare su ciascun corpo scaldante le valvole termostatiche ed il ripartitore per la contabilizzazione, con costi medi ai 100 – 150 euro più Iva per ciascun radiatore (tali costi vanno pagati da ciascun condomino in base al numero dei sui radiatori).

Nell’ipotesi di utilizzo del riscaldamento per il numero massimi di ore previste dalla legge alla temperatura di 20 gradi, considerando la detrazione del 65% (se fatti entro il giugno 2015) o del 50% ( se fatti entro il 30 giugno 2016), il costo complessivo potrebbe essere ammortizzato in tre-cinque anni.

Fonte: il sole 24ore – di Edoardo Riccio del 21 agosto 2014 n. 228

Per. Gabriele Uberti

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