Condominio omette la manutenzione?
Quando in un appartamento si presentano infiltrazioni d’acqua che provengono da un’intercapedine, fra due edifici, che non è stata soggetta a manutenzione ordinaria, sull’ente condominiale grava l’onere di rifondere al proprietario dell’unità i relativi danni.
Questo quanto statuito dalla sentenza 19 aprile 2012, n. 6128 della II sez. civile della Cassazione confermando la pronuncia della corte territoriale, che aveva condannato il condominio a risarcire al proprietario del singolo immobile, una cifra pari ad € 11.251,35, oltre interessi e rivalutazione.
Nella fattispecie le infiltrazioni d’acqua prendono origine da un’intercapedine che avrebbe dovuto essere sottoposta a manutenzione attraverso ispezioni periodiche. Il condominio ha omesso di provvedere all’ordinaria manutenzione dell’area comune e l’acqua defluita da quest’ultima, ha reso un appartamento dello stabile inagibile: la responsabilità per i danni conseguenti ricade sul condominio.
Ma vi è di più, poiché la seconda sezione ha riconosciuto, oltre al rimborso delle spese di risistemazione, anche il diritto del proprietario dell’appartamento a vedersi indennizzato degli esborsi sostenuti per la pigione dell’immobile ove si era momentaneamente trasferito mentre sul proprio appartamento si svolgevano le opere di riparazione.