Niente risarcimento per i passeggeri non indicati sul CAI

Pubblicato il da infortunistica

Il Giudice di Pace nega il risarcimento ai presunti trasportati: la mancata indicazione sul CID rende dubbio il loro coinvolgimento

Il Giudice di Pace di Perugia emette una sentenza in favore di una compagnia di assicurazioni che si era rifiutata di pagare i danni dei trasportati: se non sono indicati nel modulo blu, allora non c'è la prova del nesso causale tra i danni documentati e la condotta dell'automobilista assicurato. La presenza della doppia firma induce a presumere che ciò che è indicato nel modulo blu corrisponda a verità. Se ci fossero stati i trasportati, sarebbero stati indicati nel predetto modulo.

IL CAI SI PUO' INTERPRETARE, MA FINO A UN CERTO PUNTO - Il Giudice di Pace di Perugia taglia corto. Definisce il quadro estremamente incerto, come a voler dire che qualcosa non quadra. Non dispone nemmeno la CTU medica, atta a dimostrare che i danni siano compatibili con il tamponamento. Questioni di "economia processuale". D'altronde già i danni conseguenti al tamponamento sono molto discussi sotto il profilo della dimostrabilità, figuriamoci quando c'è il dubbio sulla presenza in auto, al momento del sinistro, dei danneggiati. Un vero e proprio richiamo all'autoresponsabilità degli assicurati, quello del Giudice di Pace di Perugia. Il CAI, o CID, o modulo blu, può sì essere liberamente valutato dal Giudice, ma con riguardo a ciò che in esso c'è, non con riguardo a ciò che in esso manca. Quando si compila il modulo blu non si possono "saltare" elementi così fondamentali, come la presenza di testimoni. Secondo la giurisprudenza di Cassazione infatti, ciò che viene indicato nel modulo, in presenza di doppia firma, si presume rappresentare come i fatti si sono svolti.

IL MODULO CAI: SUPERFICIALITA' E FURBIZIA DEGLI ITALIANI - I problemi legati allacompilazione del modulo CAI sono di vario genere. Innanzitutto la compilazione del modulo avviene spesso in una situazione disagevole. Spaventati, doloranti, arrabbiati: in questo stato d'animo gli automobilisti devono mettere la firma su qualcosa che avrà ripercussioni pesantissime sull'evoluzione della pratica assicurativa, ed eventualmente sulla causa che si inizia in caso di disaccordo. Uno studio svolto da Direct Line ha evidenziato che la metà degli italiani si sente impreparata alla compilazione del modulo, e che ci sono numerosi errori frequenti nella compilazione del CAI. A questi problemi legati alla duplice esigenza di semplicità e completezza delle informazioni, che riguardano il modulo CAI, si aggiungono problemi di speculazione di alcuni gruppetti di furbi che gonfiano i sinistri, aggiungendo falsi danneggiati nelle macchine coinvolte in sinistri senza responsabilità. Purtroppo bastano pochi furbi per complicare la vita di molti. Chissà se i trasportati di questa causa di Perugia appartenevano ai primi, o ai secondi. Superficiali o furbi, non hanno avuto fortuna.

di Antonio Benevento

Fonte sicurauto.it

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