Professioni non regolamentate

Pubblicato il da infortunistica

La legge sulle professioni non regolamentate entra in vigore il 10 febbraio

Tutelare i consumatori, promuovere la conoscibilita' e garantire la trasparenza del mercato dei servizi professionali sono gli obiettivi della legge 14 gennaio 2013 n.4, pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale n. 22 del 26 gennaio 2013

Tutelare i consumatori, promuovere la conoscibilità e garantire la trasparenza del mercato dei servizi professionali. Sono questi gli obiettivi della legge 14 gennaio 2013, n.4, pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale n. 22 del 26 gennaio 2013, che disciplina le professioni non regolamentate.

La legge, in vigore dal 10 febbraio, coinvolge tutte quelle professioni non organizzate in ordini o collegi, definite come attività economiche anche organizzate, volte allaprestazione di servizi o di opere a favore di terzi, esercitabile abitualmente e prevalentemente mediante lavoro intellettuale, che però non risultano riservate per legge a soggetti iscritti in albi o elenchi. Sono escluse le professioni sanitarie e le attività e i mestieri artigianali, commerciali e di pubblico esercizio perché disciplinati da specifiche normative.

Tra le novità, la nuova norma rende obbligatorio il riferimento alla norma: chiunque svolga una delle professioni riconducibili alla legge è tenuto a far espresso riferimento nel corso della propria attività, e in particolare in ogni documento e nel rapporto scritto con il cliente, agli estremi della legge stessa. L’inadempimento rientra tra le pratiche commerciali scorrette tra professionisti e consumatori.

Sul fronte dell’adozione delle norme Uni e della certificazione di conformità, la certificazione da parte di un organismo terzo indipendente accreditato presso l’Ente nazionale di accreditamento indica che il singolo professionista “certificato”raggiunge determinati standard previsti dalla norma tecnica.

Per quanto riguarda il ruolo delle associazioni professionali, la norma stabilisce che non hanno vincoli di rappresentanza esclusiva e hanno il fine di valorizzare le competenze degli associati e garantire il rispetto delle regole deontologiche. Promuovono inoltre la formazione permanente dei propri iscritti e adottano un codice di condotta, vigilano sulla condotta professionale dei loro associati e stabiliscono le sanzioni derivanti dalla violazione del codice di condotta.

Un elenco delle associazioni professionali che dichiarano di possedere queste caratteristiche, è pubblicato sul sito web del Ministero dello sviluppo economico, con una finalità esclusivamente informativa. Possono svolgere l’attività anche i professionisti non iscritti ad alcuna associazione o iscritti ad associazioni non presenti sul sito del Ministero.

Fonte tecnici.it

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