Studio Termotecnico

Chi sceglie di acquistare un'auto usata, invece di una nuova, lo fa per risparmiare.

E oggi sono sempre di più le persone che lo fanno, ma se il veicolo dopo pochi giorni comincia a mostrare magagne accuratamente nascoste dal venditore – privato o concessionario che sia – ecco che iniziano i problemi, e le spese.

Ma c'è uno strunento per difendersi da queste brutte sorprese, si chiama garanzia di conformità del bene.

Ma come si fa ad avvalersi della garanzia di conformità?

Innanzitutto, si deve pretendere dal venditore la consegna di un certificato di conformità del veicolo, che non deve nai avere durata inferiore a 12 mesi, nel quale si mette nero su bianco il diritto dell'acquirente di avvalersi del diritto di rescindere il contratto in caso di non conformità del veicolo, con richiamo alle sue caratteristiche e ai documenti in merito.

Nel prossimo blog la seconda parte la denuncia in caso di diffetti e le informazioni da riportare.

Fattevi assistere da un espeto del settore.

Il sottoscritto, esegue perizie contrattuali nei rami elementari sottoscritti da contratto assicurativo, ovvero, può collaborare con agenzie assicurative che richiedano un perito per tale perizia.

http://infortunisticastradale.freshcreator.com 

Attività professionale

Lo studio si occupa di infortunistica stradale, risarcimento danno da incidente stradale, perizie, consulenza per pratiche assicurative, consulenza sinistri stradale,definizione stragiudiziale del danno, infortunio  itinere  e ricostruzione cinematica sinistri stradali.

Attività

·         Infortunistica stradale

·         Consulenza per incidenti stradali

·         Infortunio itinere

·         Perizie settore danni indiretti

·         Perizie settore infortunistica stradale

·         Ricostruzione cinematica dei sinistri stradali

·         Risarcimento danno incidente stradale

·         Definizione stragiudiziale del danno

·         Liquidazione danni

·         Quantificazione dei danni a persona e cose

·         Assistenza peritale ( privati,avvocati, ass. consumatori, ecc..)

Pratiche amministrative

·         Istanza di riattribuzione  punti patente

·         Contestazione perdita punti – patente

·         Domanda di rateizzazione sanzione

·         Richiesta riutilizzo motociclo a seguito a seguito di fermo amministrativo

·         Moduli di autocertificazione

Arbitraggio

È l’atto attraverso il quale un terzo ( il c.d. arbitratore) determina, su incarico delle parti, uno degli elementi contrattuali.

Ipotesi espressamente previste

·         Determinazione del prezzo nella compravendita

·         Stima di persona designata purché  non erede o legatario

·         Divisione da compiersi dall’esecutore testamentario

·         Scelta nel legato alternativo

·         Scelta delle cose determinata nel genere dal testatore

·         Scelta del legatario tra più persone,famiglia,categoria o enti determinati

·         Determinazione di terzi dell’uso e del beneficiario nelle disposizioni a favore dei povei

Perizia contrattuale

La perizia contrattuale è uno strumento di definizione delle liti attraverso la formulazione di un giudizio sul contenuto del contratto stipulato tra le parti ( es. contratto polizze assicurative r.c.a., sulla congruità di una controprestazione eseguita “riparazione di parti meccanica, carrozzeria ec..”, sul prezzo di una merce venduta, ) deferita ad un terzo ( perito).

Attraverso tale strumento le parti, nel conferire al perito l’incarico di compiere un accertamento tecnico,si impegnano ad accettarne i risultati come diretta espressione della loro volontà negoziale.

La perizia contrattuale serve quindi ad eliminare una controversia insorta tra le parti che attiene ad una questione tecnica e non giuridica attraverso la creazione di un nuovo assetto di interessi dipendenti dal responso del terzo che la parti si impegnano preventivamente a rispettare.

POS: tutte le imprese coinvolte devono redigerlo. La Cassazione chiarisce la questione con una sentenza.

Pubblicato il 15 settembre 2011
Tags: Cassazione, mancata valutazione, POS, sentenza

La Cassazione chiarisce che l’obbligo del POS grava su tutte le imprese esecutrici, siano esse appaltatrici o subappaltatrici.

La legge impone l’obbligo di redigere il POS (Piano Operativo di Sicurezza e di coordinamento) che grava su tutti i Datori di lavoro delle imprese esecutrici di lavori edili e di conseguenza, in caso di subappalto, anche alla impresa appaltante.
Questo l’importante principio ribadito dalla Corte di Cassazione con la Sentenza 21/06/2011, n. 24817.
Ogni ditta che esegue interventi in un cantiere deve elaborare il ricordato piano che ha una funzione complementare e di dettaglio rispetto a quello generale di sicurezza e di coordinamento; entrambe le imprese, appaltante ed appaltatrice, devono quindi cooperare alla attuazione delle misure di prevenzione e protezione inerenti alla esecuzione dell’opera.

E’ pertanto, responsabile il titolare di una società per non aver cooperato con altra impresa nell’attuazione delle misure di prevenzione e protezione dei rischi sul lavoro e per non aver redatto un Piano Operativo di Sicurezza del cantiere (ove è avvenuto un infortunio a causa di mancanza di ponteggi).

Corte di Cassazione 21/06/2011, n. 24817.

Fonte: LEGISLAZIONE TECNICA